giovedì 24 aprile 2008

PD al verde

di Marta Moriconi


La Lega-Pd sarà la nuova frontiera del Nord? Un partito nel partito che copra l'area della Padania e aiuti Veltroni a risalire la china viene visto da molti militanti democratici come il fronte del futuro. Per questo un centro-sinistra-settentrionale è quello che serve al caso. Se è vero che un piccolo passaggio di voti da Rifondazione e Pdci verso la Lega c'è stato, è altrettanto normale che le esigenze e i tempi cambino e con loro anche la politica. Rifondazione alla Lega? Non deve più succedere che si traslochi così lontano dal proprio "ideal-luogo" di nascita e per questo sono iniziati gli incontri del Segretario del Pd con le segreterie del suo partito nell'irrequieta zona padana. Insomma, affondata una Rifondazione se ne rifonda un'altra. Più attuale e attenta ai problemi che preoccupano gli antichi insediamenti longobardi. E senza paura della realtà questa volta. Il "modello Cofferati" che propone l'alternativo PD del Nord non convince però del tutto il leader del centro-sinistra che, se da una parte desidera cambiare la formula del Pd, dall'altra non intende intervenire sulla forma: meglio pensare infatti ad un doppio coordinamento piuttosto che ad un doppione. Attenzione però veltroniani: un valore diviso in due ha la metà del valore, soprattutto in politica vince chi crede di più in quello che dice, piuttosto che chi studia meglio cosa dire. Veltroni si prepara poi ad una seria e dura opposizione intrecciando rapporti sempre più stretti e strategici con l'Udc, sopravvissuta alla debacle elettorale che ha investito invece i piccoli, folli e utopisti partitini: la Casta contro, Il Loto, Io non voto, L.I.R.A. e gli altri "grilli parlanti" e... perdenti. All'ex sind. di Roma occorre ora una strategia attuabile (più spontanea possibile), che accantoni il voto ideologico o quello nostalgico per il voto-esigenza e utile al cittadino che lavora, studia, vive in quest'Italia e con questi problemi. La seconda prova per il Pd deve ancora arrivare: costruirsi dal nuovo e di nuovo come alternativa reale al passato, anche al suo passato. E per questo motivo si sta studiando cosa il popolo vuole e pretende da chi sale al potere, ma anche da chi siede di fronte al vincitore.

A lavoro dunque perchè un'opposizione al governo fatta con coscienza produca un voto cosciente al partito.

E perchè il verde ritorni il colore della speranza.